venerdì 25 maggio 2012

Perché amiamo così tanto i cattivi dei Telefilm ?


Amiamo quei mostri, tifiamo completamente per loro e perdoniamo loro qualunque cosa facciano, anche se hanno compiuto le cose peggiori di questo mondo. Come mai? Un pò perché li comprendiamo e talvolta quasi li giustifichiamo, e un pò perché siamo profondamente affascinati da quel loro charme oscuro e irresistibile.
I cattivi dei telefilm sono quei personaggi così complessi, ci viene mostrata la loro immensa crudeltà, le atrocità che hanno compiuto e se non bastasse ci mostrano anche l'altro lato della loro personalità nascosta, vittime della società, mostri da un cuore tenero, romantici, fuori dagli schemi.

Un esempio di cattivo del genere possiamo ritrovarlo in Spike. Spike in Buffy doveva essere il grande cattivo della seconda stagione insieme a Drusilla, ma piacque talmente tanto al pubblico che Joss Whedon ritagliò per lui un ruolo più importante che è durato fino alla settima ed ultima stagione. Spike è l'esempio per eccellenza di cattivo complesso, ha compito atrocità nel suo passato come vampiro sanguinario ma è ironico, divertente, imprevedibile, innamorato follemente della cacciatrice. E questo ci fa affezionare al suo
personaggio, questo ce lo fa amare ancora di più.
I cattivi piacciono così tanto perché sono personaggi liberatori, ci permettono di dare libero sfogo al nostro inconscio, a svagare la mente e immedesimarci in personaggi che possono fare ciò che noi non possiamo.
Dexter Morgan è un feroce e spietato serial killer e nonostante ciò noi siamo ancora lì incollati dopo 6 stagioni sperando che non lo prendano. Dexter elimina tutti i cattivi, seguendo un proprio codice, al posto della giustizia che non funziona. Lui è il tipico anti eroe, non prova emozioni, è perseguitato dal suo passeggero oscuro che è per lui l'unica compagnia esistente che lo risolleva dalla sua profonda solitudine.



Un altro cattivo che più che cattivo è semplicemente squilibrato mentalmente è Tate Langdon di quel piccolo capolavoro di American Horror Story. Tate è un ragazzo problematico, con capelli biondi trasandati, grossi maglioni a righe e converse rotte tipico stile del grunge degli anni 90 di cui erano i maggiori protagonisti i Nirvana con Kurt Cobain. Tate è inquieto, soffre di un disturbo di personalità derivato dalla paura dell'abbandono, è diviso tra umanità e disprezzo per i suoi simili. Ha due occhi penetranti, talvolta freddi e minacciosi, talvolta vaganti e malinconici. Rispecchia la bellezza e la decadenza di un individuo. Questo personaggio mi ha colpito nel profondo, seppur abbia commesso atti spregievoli e atroci omicidi, non riesco a disincantarmi dalla sua forte complessità, dal suo essere incompreso, diverso, malinconico. Un perfetto psicopatico schizzato che non posso far altro che amare.
Proviamo empatia per loro, li comprendiamo e credo non c'è nulla di male nel farlo e continuare a farlo. E per voi quali sono i vostri cattivi che più amate e come mai li amate così tanto?

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